CATANZARO – “Sono qui con umiltà e gioia, insieme alla consapevolezza della situazione che caratterizza la Diocesi di Catanzaro. Situazione dalla quale adesso sta uscendo, trovando una pagina nuova della sua storia, fatta di sofferenze e sconfitte ma anche di gioia e bellezza. Ora bisogna andare avanti e riprendere il tanto bene che qui sicuramente c'è. Anche perchè la Diocesi di Catanzaro se lo merita”. Sono intense e sentite le parole che monsignor Claudio Maniago arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, nel giorno del suo insediamento nella Diocesi del capoluogo calabrese rivolgendosi alle autorità civili e militari riunite nella Basilica dell’Immacolata, che il nuovo pastore della comunità incontra dopo aver tenuto una conferenza stampa nella sede dell’Arcivescovado, con i giornalisti, e prima ancora aver fatto visita al Centro calabrese di solidarietà.
Maniago era stato nominato da Papa Francesco nello scorso mese di novembre dopo che il suo predecessore, mons. Vincenzo Bertolone, si era dimesso con qualche mese di anticipo rispetto alla scadenza del mandato. Il neo arcivescovo della diocesi di Catanzaro-Squillace, che compirà 63 anni l'8 febbraio, è originario di Firenze. Il suo ultimo incarico, prima della nomina a Catanzaro, è stato quello di vescovo di Castellaneta (Taranto).
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