che in parlamento ha spiegato chiaramente cosa può accadere nel momento in cui gli addetti all’ordine pubblico perdono (volontariamente, come lei sostiene con malizia, o meno) il controllo della piazza. Chi si aspettava una replica del celebre “discorso del bivacco” all’interno “dell’aula sorda e grigia” di memoria mussoliniana, è rimasto deluso. La Giorgia nazionale ha avuto buon gioco a mettere alle spalle al muro la ministra dell’interno Lamorgese, apparsa chiaramente indifendibile. La Meloni sa bene che non si può togliere per legge dalla testa a chi si crede fascista di fare il fascista, ma sa altrettanto bene che non è questo oggi il problema principale della società italiana.
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