Boccia riparte, Conte sta arrivando...

Hanno vinto tutti nel giorno del responsabile Enti locali Pd a Lamezia che tace sul contatto con Ciconte. È Irto l'uomo per le Regionali ma nello stesso tempo non è il Pd che da solo determina le scelte della coalizione, soprattutto dopo l'apertura dell'ex premier. E al primo posto, per il Nazareno, c'è l'esigenza di non correre da soli...

Ministro Boccia e Conte

Se qualcuno aveva dubbi sulla tenuta e sulla resistenza anche facciale di Francesco Boccia è stato accontentato. È l'uomo giusto al posto giusto e per fare le cose giuste nel Pd. Non è di gomma, quella è roba non animata. Ma è freddo e lucido al punto giusto e non a caso in famiglia la griffe ha deciso di puntare su di lui in politica e non su Annunziata De Girolamo, al secolo e per tutti Nunzia. Sopporta il sole Boccia, il sudore nel pomeriggio di Lamezia. Sopporta anche il primo assalto dei cronisti e quello più insidioso dei partecipanti al “tavolo” che deve scoprire le carte finali. E ancora una volta Boccia ha dimostrato di saper giocare a poker, anche con le carte che passa il convento. Tutto il resto, forse tutto quello che serviva, l'aveva già fatto Conte in mattina con il suo post interamente dedicato alla Calabria, iconografia di un centrosinistra che non può sbagliare dal Pollino allo Stretto come fosse una partita simbolica per il resto del Paese. Quindi “tavolo” di Conte che si apre, sedie di legno pronte, disponibilità a mascherare la necessità di stare insieme rispetto all'evidenza di una sconfitta annunciata e, soprattutto, nemmeno una parola sulle primarie che poi sono l'àncora di salvezza del retaggio Pd. Il verbo di Conte prima di mezzogiorno è questo, giusto in tempo per i biglietti d'aereo di Boccia che poi quasi certamente li ha fatti Goffredo Bettini, vero e unico regista dell'operazione “union”. Noi ci siamo, il detto dell'ex premier col capello impeccabile e che piace alle donne. Purché venga fuori un nome che come prima attività lavorativa non annoveri lo stipendio della politica. Lo dobbiamo al retaggio Cinquestelle, il non detto di Conte. Così facciamo contenti un po' tutti.

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