Ponte sullo Stretto, lo sprint del governo

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Dopo l’ok nelle Commissioni Ambiente e Trasporti è iniziata alla Camera la discussione sul decreto che prevede la realizzazione del collegamento stabile tra la Calabria e la Sicilia 

Furibonde polemiche politiche. Secondo la maggioranza il costo complessivo dell’infrastruttura è di 13,5 miliardi. Salvini assicura: «Sarà aperto nel 2023»

A tappe forzate verso un traguardo storico, tra grandi attese ma anche tra furibonde polemiche e qualche zona d’ombra. Il governo Meloni e la maggioranza di centrodestra tirano dritto sul progetto del Ponte sullo Stretto, il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia, e portano la discussione nel cuore del Parlamento. È infatti iniziata alla Camera la discussione generale sul decreto relativo alla costruzione della infrastruttura più agognata e più controversa degli ultimi 50 anni.  Sul provvedimento, che è in prima lettura, il governo ha preannunciato che porrà la questione di fiducia. 

A dare una forte accelerata al progetto, fortemente sponsorizzato dal vicepremier e ministro Matteo Salvini, sono state le Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera, che hanno concluso l'esame sul decreto Ponte, che contiene le disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento tra la Sicilia e la Calabria, e conferito il mandato ai relatori a riferire sul provvedimento. 

Ma ovviamente il tema del Ponte sullo Stretto continua a dividere verticalmente il mondo politico e non solo, Le opposizioni, Pd e il Movimento 5 Stelle, accusano il governo di fare solo propaganda e di sprecare risorse per un’infrastruttura inutile e dannosa sul piano anche ambientale, parlando di miliardi letteralmente «regalati» alla WeBuild, il colosso dell’edilizia a cui è stato affidato il progetto, colosso guidato dall’Ad Salini, e denunciando una spesa – definita «spropositata e inopportuna» -  di 7 milioni solo per la campagna di promozione e di comunicazione del Ponte. Dal governo e dal centrodestra arrivano tesi opposte. «Il costo dell'opera a noi risulta complessivamente di 13,5 miliardi, tra queste voci è compreso il contratto con il contraente generale. Nel 2011 il costo era di 8,5 miliardi, di questi quelli di cui parliamo dell'aggiornamento prezzo sono i 6,7 miliardi del contratto con il contraente», ha detto il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi nelle Commissioni Ambiente e Trasporti. Ovviamente soddisfatto per lo sprint impresso all’iter di approvazione del decreto è Salvini: «Se tutto andrà come previsto» il Ponte sullo Stretto «sarà transitabile dal 2032  e coinciderà con il completamento dei lavori sulla Strada statale 106 in Calabria, dell’Alta Velocità Salerno e Reggio Calabria e del potenziamento di strade e ferrovie in Sicilia», ha dichiarato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture. «Il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia è una priorità, anche perché stiamo investendo circa trenta miliardi in viabilità ferroviaria e stradale tra le due regioni», ha aggiunto Salvini.