La Regione pensa alle aree protette calabresi

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Avviato dal Dipartimento Ambiente della Regione Calabria il primo tavolo di concertazione sulle attività finalizzate ad azioni di tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione del sistema

Con tre grandi parchi nazionali, un parco terrestre e sei parchi marini regionali, quattro riserve naturali e 184 siti della rete natura 2000, deteniamo il 30% della biodiversità d’Europa

CATANZARO - Avviato dal Dipartimento Ambiente della Regione Calabria il primo tavolo di concertazione sulle attività finalizzate ad azioni di tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione del sistema delle aree protette calabresi.

Si è svolto un incontro operativo per avviare con tempismo le attività per la programmazione dei fondi europei 2023.2027: il modo migliore per garantire l’efficace utilizzo delle risorse comunitarie e dare adeguate risposte ai bisogni del territorio regionale.

“La Regione - ha specificato l’assessore all’Ambiente, Marcello Minenna - riconoscendo valenza strategica al proprio patrimonio naturale, ha inteso definire un quadro organico di azioni da avviare con tempestività per garantire, da una parte, la salvaguardia delle risorse naturali e, dall’altra, la valorizzazione ai fini turistici dei Parchi, delle Riserve regionali e dei siti della Rete natura 2000”.

All’iniziativa, presieduta dal dirigente generale del Dipartimento Ambiente, Salvatore Siviglia, ha preso parte anche il dirigente regionale del settore parchi, Giovanni Aramini, il quale ha ricordato che “la Calabria, con tre grandi parchi nazionali, un parco terrestre e sei parchi marini regionali, quattro riserve naturali e 184 siti della rete natura 2000, detiene il 30% della biodiversità d’Europa”.

Hanno, inoltre, partecipato, gli organi di vertice dei Parchi nazionali (Pollino, Sila, Aspromonte), il commissario ed il direttore del Parco delle Serre, i rappresentanti delle Riserve regionali (Lago di Tarsia, Foce del Crati, Valli Cupe, Foce del Mesima), i responsabili dell’Area marina protetta di Capo Rizzuto ed il commissario dell’Ente regionale per i Parchi marini.

Si tratta di 55 milioni di euro da destinare, in quota parte, ad azioni di tutela (vigilanza, educazione ambientale, interventi diretti alla conservazione di habitat e specie di interesse conservazionistico, etc.) e, in parte, ad azioni di rafforzamento del turismo naturalistico (ciclovia dei parchi, rete sentieristica con particolare riferimento al sentiero Calabria, infrastrutture finalizzate all’accoglienza nelle aree protette).

In questo contesto di attività, è rilevante il valore aggiunto e la grande attrattività che deriva dal recupero di ferrovie abbandonate per far conoscere e valorizzare paesaggi di straordinaria bellezza e, al contempo, borghi che custodiscono affascinanti storie da raccontare. 

Questo primo incontro operativo si è concluso con la definizione e condivisione di un programma di impegni che vede il primo step nella presentazione, entro il prossimo mese di aprile, delle prime proposte progettuali e l’avvio delle attività entro l’estate.