“Egonu, tu sei nera, io sono grassa!”

magazine voce ai giovani

Martina Scavelli, arbitro di pallavolo catanzarese, di dimette per protestare contro le rigide regole della Fipav che la penalizzano perché in sovrappeso. Il caso diventa nazionale

Ricevuta anche dal sindaco Fiorita: “La grande dignità del suo gesto meritano per oltre la semplice solidarietà”

CATANZARO - “Egonu, tu sei nera, io sono grassa! Per questo motivo ho comunicato le dimissioni dal ruolo di arbitro di serie B alla FIPAV.” Sono queste alcune delle forti parole che il giovane arbitro Martina Scavelli ha affidato a Facebook, dopo le dimissioni, perché stanca di dover essere costantemente pesata e misurata. Procedure queste, sia chiaro, tutte regolamentate dalla legge, che però negli anni hanno inciso notevolmente sul suo percorso professionale, da farla sentire così tanto umiliata da compiere questa scelta non certamente presa a cuor leggero.

Nel giorno di San Valentino Scavelli racconta le difficoltà di rientrare nei parametri imposti dai regolamenti. «Non sopporto più di essere misurata e pesata come si fa con le vacche!» sottolinea con durezza, portando inevitabilmente alla mente le denunce di tante giovani promesse della ginnastica artistica che nei mesi scorsi hanno scardinato un sistema di soprusi e violenze psicologiche legate al peso. «Lo sport dovrebbe unire, anziché emarginare e io non voglio più essere messa all’angolo per qualche centimetro o qualche chilo in più». E poi spiega nel dettaglio le ragioni che l’hanno spinta a dimettersi: «Ho superato i valori previsti di Bmi (l’indice di massa corporea, ndr) e circonferenza addominale (nulla di eccessivo). Ho ricevuto una penalizzazione di 3 punti nell’ambito del punteggio “Dirigenti di Settore” e l’esonero dall’impiego fino al raggiungimento dei valori previsti. La penalizzazione mi porterà, a fine stagione, a passare dalla serie B al campionato regionale, facendo un enorme passo indietro. Parametri fuori norma, certo, ma di poco. Un poco che non scalfisce la qualità del mio servizio. Come se tre dita in più sul mio girovita potessero mettere a rischio una partita di pallavolo che, tra l’altro, non prevede che l’arbitro corra per il campo come succede nel calcio. Le regole sono regole, io le ho accettate e le rispetto, ma non vuol dire che siano sacre e immutabili».

Martina Scavelli è stata anche ricevuta dal sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita.

Fiorita e Scavelli

“Ho voluto incontrare Martina per manifestarle prima di tutto la piena e incondizionata solidarietà di tutta la comunità catanzarese – ha spiegato il primo cittadino. Ma il suo gesto, le sue motivazioni e la grande dignità con cui lei stessa le ha spiegate meritano ben altro che non il semplice, anche se sincero, sentimento di vicinanza. Capisco che siamo di fronte a regole stabilite dagli organi di governo sportivo a livello internazionale e recepite a livello nazionale, ma trovo surreale che un arbitro a un passo dalla serie A grazie ai meriti e alla professionalità maturati in anni di impegno sui campi venga penalizzata e si veda mandare in frantumi una carriera per pochi centimetri di circonferenza addominale fuori dai parametri.

A me, francamente, pare che siano questi ultimi a essere fuori da ogni logica di buonsenso. E capisco perfettamente cosa possa avere spinto Martina a scrivere sulla sua pagina Facebook ‘Egonu, tu sei nera, io sono grassa’ annunciando subito dopo le sue dimissioni da arbitro. La capisco – continua Fiorita – e sono dalla sua parte senza se e senza ma, perché siamo a un passo dalla vera e propria discriminazione. E allora dal nostro Comune, dalla città di Martina, sento il dovere come primo cittadino di invitare formalmente la Fipav a rivedere le proprie regole, facendo salvo lo spirito sportivo più autentico e non facendo di quelle stesse regole un totem privo di senso. Non intendiamo desistere – conclude Fiorita – e ci adopereremo in tutti i modi e le forme possibili per dare a questa vicenda tutto il peso e il clamore che merita”.