Legalità e coesione sociale: la mission di Ricci

Si è insediato il neo prefetto di Catanzaro: proviene da Bergamo e ha una lunga esperienza nell’amministrazione dell’Interno con importanti ruoli in tutt’Italia

Enrico Ricci

«Massimo impegno» nella lotta alla criminalità organizzata. «La cosa essenziale davanti a questioni complesse è quella di affrontarle insieme» 

 

Cultura della legalità, lotta alla ‘ndrangheta, messa in sicurezza del territorio. Sono queste alcune delle priorità che il nuovo prefetto di Catanzaro Enrico Ricci ha elencato insediandosi alla guida dell’Ufficio di governo nel capoluogo calabrese. Nato nel 1960 a La Spezia e proveniente da Bergamo, Ricci, che è subentrato a Maria Teresa Cucinotta ora a Palermo, ha avviato la fase di conoscenza del territorio effettuando i primi incontri istituzionali.

 «Sulla base di quello che emerge affronteremo insieme le emergenze che sono in corso, a partire da questa del maltempo che effettivamente ci ha colti un po’ di sorpresa», ha detto in premessa Ricci. Quanto al tema della lotta alla ‘ndrangheta, Ricci ha assicurato «massimo impegno su questo fronte, con uno stretto raccordo con l’autorità giudiziaria. Ho già sentito il procuratore Gratteri, a breve ci incontreremo. Per noi ovviamente – ha sostenuto il prefetto di Catanzaro – sono essenziali le indicazioni che vengono dall’autorità giudiziaria» . Il nuovo prefetto di Catanzaro ha comunque inviato anche un messaggio ai cittadini: «È un periodo complesso dappertutto. Vengo da una realtà ben diversa quale quella del Nord, però la situazione di difficoltà si avverte dovunque. Certo – ha osservato il prefetto Ricci – laddove si parte da una condizione più difficile ancor  più si avverte. Penso che la cosa essenziale davanti a questioni complesse è quella di affrontarle insieme, con forte spirito istituzionale e forte spirito di coesione sociale». 

Laureato in Giurisprudenza all’Università di Pisa, Ricci è entrato nei ruoli dell’amministrazione civile dell’Interno il 3 aprile 1989. Ha prestato servizio nelle sedi di Pisa, Genova, Torino, e di nuovo Pisa e Torino. Ha curato le emergenze per calamità naturali, l’organizzazione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia a Torino e di programmi di accoglienza per i profughi. È stato componente della Commissione di indagine presso il Comune di Leinì, Commissario straordinario nei Comuni di Bientina, Buti, Chianni, Moncalieri, Cumiana, Nichelino e Sub Commissario del Comune di Pisa; Ha anche collaborato con la struttura commissariale per lo stato di emergenza nel territorio di Cengio in ordine alla situazione di crisi socio-ambientale. E stato presidente supplente della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Torino e componente dell’Ufficio di supporto del Commissario per l’emergenza nomadi in Piemonte. Dal 13 febbraio 2017 al 22 luglio 2018 è stato prefetto di Massa Carrara e, dal 23 luglio 2018 all’8 aprile 2020 prefetto di Varese.