Umg, confronto sull’ergastolo ostativo

Al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catanzaro convegno di approfondimento sul tema del regime detentivo dei condannati per gravi reati

I contributi di magistrati in prima linea nel contrasto alla criminalità organizzata come Di Matteo e Gratteri e del sottosegretario Wanda Ferro

 

Il regime detentivo dei condannati all’ergastolo per alcuni gravissimi tipi di reati (di stampo mafioso, terroristico, eversivo e altri ancora), rispetto ai quali la possibilità di accesso ai benefici penitenziari è stata tradizionalmente subordinata alla collaborazione con la giustizia: è stato questo il tema al centro del convegno “L’ergastolo ostativo. Il problema e le implicazioni costituzionali" che si è svolto al Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dell’Università Magna Grecia di Catanzaro. 

L’iniziativa, organizzata e fortemente voluta dal professore Fulvio Gigliotti, ordinario di Diritto privato presso l’Umg, ma anche componente e direttore del relativo Ufficio Studi del Consiglio superiore della Magistratura, ha registrato un’eccezionale affluenza di pubblico, vedendo la partecipazione, oltre che di numerose autorità civili e militari, di oltre quattrocento persone tra docenti, magistrati, avvocati e studenti, che hanno seguito con grande interesse e partecipazione il dibattito. 

Presentato e introdotto dal professor Gigliotti, che ha percorso nella prolusione di apertura l’evoluzione normativa e giurisprudenziale del tema oggetto di discussione, il dibattito, moderato dal giornalista e saggista Massimo Tigani Sava, ha visto confrontarsi con pluralità di vedute e prospettive, autorevoli e qualificati relatori protagonisti, sulla scena nazionale e internazionale, di più ampie riflessioni sul tema della Giustizia. Dopo i saluti introduttivi del direttore del Dipartimento, professore Geremia Romano, e dei responsabili delle strutture per le quali l’evento è stato accreditato, la dottoressa Donato, per la Ssm, formazione decentrata di Catanzaro, e Antonello Talarico, presidente dell'ordine degli avvocati di Catanzaro, è intervenuta Wanda Ferro, sottosegretario di Stato all'Interno, che ha dato conto, diffusamente, degli indirizzi di Governo in materia. Sono poi seguiti, nell’ordine, gli interventi di Bernardo Petralia, già capo del Dipartimento Amministrazione penitenziaria, Gherardo Colombo, storico protagonista del pool di magistrati di Mani Pulite, Antonio Di Matteo, sostituto procuratore nazionale  antimafia e componente del Consiglio superiore della Magistratura, e Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro, entrambi magistrati simbolo del contrasto alla criminalità organizzata, Raffaele Sabato, giudice Cedu e Davide Galliani, professore dell’Università di Milano. Tutti gli interventi di grande qualità e spessore, sono stati apprezzati dal foltissimo pubblico, arricchito dalla appassionata partecipazione di tutti gli studenti.