Una occasione di confronto e socialità dei “costruttori di futuro”

Anche la delegazione calabrese guidata all’Assemblea nazionale di Confartigianato, conclusa dal presidente del CdM, Giorgia Meloni

Le ricette del presidente Giorgia Meloni per gli artigiani. Il premieri ha anche avuto modo di illustrare le novità della legge di bilancio

CATANZARO – Un momento di confronto e riflessione, ma nello stesso tempo una occasione di socialità e incontro volta a cementare la rete di rapporti e collaborazioni che fanno di Confartigianato una grande famiglia di “costruttori di futuro”. All’Assemblea nazionale all’Auditorium della Conciliazione di Roma – i cui lavori sono stati conclusi dal presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni - ha partecipato anche una delegazione di 40 tra dirigenti e associati calabresi delle cinque organizzazioni territoriali, guidati dal presidente e dal segretario regionali, Roberto Matragrano e Silvano Barbalace

“Nei prossimi anni vorremmo considerarci come artigiani dell’Italia, occupandocene con la stessa meticolosità, dedizione, pazienza e amore con cui un artigiano si occupa dei suoi prodotti”, ha detto il presidente Meloni raccogliendo apprezzamenti della platea e l’invito del presidente Nazionale Marco Granelli a costruire “un nuovo patto di fiducia tra lo Stato e le imprese, per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese”.

“Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso alcuni concetti che sono stati molto apprezzati dalle centinaia di delegati del Sistema Confartigianato presenti e arrivati da tutta Italia – affermano Matragrano e Barbalace - confermando il valore centrale dei corpi intermedi, la difesa del made in Italy”.

 

Il premier ha anche avuto modo di illustrare le novità della legge di bilancio, soffermandosi in particolare sui temi più critici come quelli legati al “caro energia”, preannunciando inoltre la proroga dei crediti di imposta per le aziende aumentandoli dal 40 al 45% per le energivore e dal 30 al 35%.

L’Assemblea è stata l’occasione per chiedere al premier Giorgia Meloni attenzione all’artigianato e alle micro e piccole imprese, rimuovendo gli ostacoli “che – ha sottolineato il Presidente di Confartigianato – troppo spesso mortificano il nostro talento e le nostre ambizioni”. 

Alle piccole imprese quest’anno il caro energia costa 24 miliardi in più rispetto al 2021. “Un impatto enorme – ha proseguito Granelli -. Ma questo non impedisce alla micro-piccola impresa di essere motore dello sviluppo del Paese, nonostante sia addirittura considerata da alcuni la principale causa dei mali dell’economia italiana”. Sul fronte del lavoro, Confartigianato chiede di smetterla con gli approcci ideologici, rimettendolo al centro dell’azione politica, puntando sull’apprendistato “che deve diventare il principale canale di accesso dei giovani nel mondo del lavoro, perché non è un contratto come gli altri, ma consente al giovane di crescere e formarsi in contesti nei quali la trasmissione del sapere non avviene in maniera statica”.