L’alfiere del centrosinistra ribalta il risultato del primo turno e supera nettamente il suo competitor Valerio Donato sostenuto dal centrodestra
Bandiere, cori, slogan, e la canzone manifesto "Bella Ciao". La "rivoluzione" di Catanzaro prende forma nella notte subito dopo il ballottaggio quando esplode la festa dei sostenitori di Nicola Fiorita, eletto sindaco di Catanzaro con una valanga di voti, il 58,24%. Sarà dunque Fiorita a guidare il Comune capoluogo dopo la lunga esperienza di Sergio Abramo, sindaco per 18 degli ultimi 25 anni.
Espressione di liste civiche e del campo largo auspicato da Enrico Letta anche a livello nazionale con Pd e Movimento 5 Stelle alleati, Nicola Fiorita ha ribaltato l'esito del primo turno, quando aveva riportato il 37,1% dei consensi, sconfiggendo nettamente il suo compatito, il civico ex Pd Valerio Donato, sostenuto anche da Lega e Forza Italia, ma senza simboli, da forze di centrosinistra e, al turno di ballottaggio, anche da Fratelli d'Italia ma senza l'apparentamento formale. Una vittoria in rimonta che ha fatto sì che Fiorita, docente di Diritto canonico e Diritto ecclesiastico all'Università della Calabria, ottenesse ancora più voti rispetto al primo turno, 17.823 contro 14.966, in una tornata caratterizzata da una scarsissima affluenza, appena il 42,22% rispetto al 65,91% del primo turno delle Amministrative.