L’ultima verifica interministeriale si rivela positiva sul piano contabile, con una chiusura in attivo di oltre 145 milioni e lo sblocco di importanti risorse
La sanità calabrese che non ti aspetti. Arrivano finalmente segnali di inversione di tendenza dall'ultima verifica interministeriale, che registra i passi avanti della struttura commissariale guidata dal presidente della regione Roberto Occhiuto nel risanamento del settore, non solo sul piano contabile e finanziario.
Dopo settimane costante confronto, Occhiuto infatti ha incontrato nuovamente presso gli uffici del Mef - insieme al sub commissario alla sanità, Ernesto Esposito, al direttore generale del Dipartimento Salute della Regione, Iole Fantozzi, e al consulente Giovanni Profiti - i tecnici del Ministero dell’Economia e delle finanze e del Ministero della Salute, per un'altra riunione del "Tavolo Adduce". La riunione - ha riferito Occhiuto - «si è conclusa con due importanti risultati, sotto il profilo economico e con riguardo alla programmazione e all’organizzazione del nuovo modello di sistema sanitario regionale. Relativamente al primo risultato il "Tavolo Adduce" ha sancito la chiusura dei conti dell’anno 2021, certificando un risultato positivo per la sanità calabrese di oltre 145 milioni di euro. Un traguardo che porta con sé - oltre allo sblocco di liquidità per il sistema per circa 97 milioni di euro - due ulteriori effetti positivi: il ripiano dei disavanzi degli anni 2018 e 2019, per un totale di 77 milioni di euro, e la possibilità di incrementare, con i 68 milioni di euro residui, la dotazione finanziaria con la quale alimentare gli interventi del Programma operativo 2022-2025. Le risorse della gestione del 2021, infatti, andranno ad affiancare quelle per gli investimenti strutturali e tecnologici previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e dagli altri programmi nazionali, con il compito - sottolinea il presidente della Regione Calabria - di garantire la copertura del finanziamento per il reclutamento delle figure professionali mediche, sanitarie e amministrative, indispensabili a raggiungere i target di produzione e gli standard qualitativi che il Programma operativo si pone per il 2022 e per il prossimo triennio».