Crolli nelle scuole, Calabria tra le regioni a maggior rischio

Un patrimonio edilizio scolastico vecchio e malconcio. Sono alcuni dei dati che emergono dal XX Rapporto “Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola” presentato a Roma da Cittadinanzattiva

Gli edifici scolastici calabresi tra quelli che hanno registrato più distacchi di intonaci nel corso dell’anno. Circa un quinto privo di certificazione

CATANZARO - Un patrimonio edilizio scolastico vecchio e malconcio. Quarantacinque i casi di crollo registrati negli istituti di vario ordine e grado fra settembre 2021 e agosto 2022, circa un episodio ogni quattro giorni di scuola. E in questo quadro la Calabria non è messa bene. Quasi un quinto degli edifici scolastici – esattamente il 18,75% – è privo di certificato di collaudo. Ed inoltre la Calabria risulta tra le regioni che hanno registrato il numero maggiore di crolli nel corso dell’anno.
Sono alcuni dei dati che emergono dal XX Rapporto “Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola” presentato a Roma da Cittadinanzattiva. Il Rapporto nasce nell’ambito della campagna Impararesicuri, alla sua ventesima edizione, che prese avvio nel 2002 dopo il crollo della scuola Iovine di San Giuliano di Puglia, in Molise
Il 42% delle nostre scuole, ossia 16.794, è stato costruito prima del 1976, per circa un ulteriore quarto non si conosce invece la data di costruzione. Ben oltre la metà delle scuole non è in possesso del certificato di agibilità statica (assente per quasi il 58% degli istituti), né quello di prevenzione incendi (circa il 55%). Oltre il 40% è privo del collaudo statico. Le regioni che presentano una percentuale più alta di scuole che possiedono la certificazione di prevenzione incendi sono la Valle d’Aosta (51,74%), l’Emilia Romagna (49,50%), l’Umbria (47,80%), il Molise (47, 05%).
Tra le regioni con le percentuali più basse: Lazio (12,21%, Calabria (18,75%), Sardegna (22,81%). Quanto al documento di valutazione rischi, ne è in possesso il 77% delle scuole: tra le regioni più virtuose le Marche – 90,2% – seguita da Veneto, Umbria, Toscana, Sicilia, Lombardia con percentuali oltre l’80%; l’Abruzzo è la Regione con la percentuale più bassa di edifici in possesso del DVR (33%). Il Piano di emergenza è stato redatto dal 79% delle scuole: tra le regioni più virtuose sempre al primo posto le Marche (91,08%), seguita da Veneto (88%), Toscana (86%), Umbria (85%), Lombardia (83%), Basilicata (80%). La regione con le percentuali più basse anche per questo adempimento risulta essere l’Abruzzo (34%).
Tra settembre 2021 e agosto 2022 Cittadinanzattiva ne ha contati (attraverso la rassegna stampa) 45 di cui 16 nelle regioni del Sud e nelle Isole (Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna), 19 nel Nord (Lombardia, Piemonte, Liguria, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna), 10 nelle regioni del Centro (Toscana, Lazio). Tali episodi hanno provocato il ferimento di alcune persone oltre che danni agli ambienti e agli arredi, interruzione della didattica, provocando ingenti disagi agli studenti e alle loro famiglie. Si è trattato fortunatamente di crolli avvenuti di notte, nel week end o in periodi di chiusura delle scuole