La Lamorgese assicura «grande attenzione per questa terra». Riunione del Cosp: preoccupa sempre la pervasività della ‘ndrangheta
Il Nue, Numero unico europeo per le emergenze 112, sarà attivato anche in Calabria. Grazie alla firma del protocollo di intesa tra il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e la vicepresidente della Giunta regionale Giusi Princi la nostra regione fa un grande passo avanti per la sicurezza dei cittadini. La firma dell'atto è avvenuta nella Prefettura del capoluogo calabrese, alla presenza anche del prefetto Maria Teresa Cucinotta e del vicecapo della polizia Stefano Gambacurta.
«La Calabria - ha detto il ministro Lamorgese - è una regione verso la quale c'è una grande attenzione. Siamo a Catanzaro perché l'attivazione del Nue 112 deriva da una direttiva europea. Siamo in ritardo rispetto ai tempi che ci erano stati dati ma ormai sul territorio nazionale mancano solo poche regioni. Spero che entro l'anno firmeremo anche gli ulteriori protocolli. Sono lieta di essere qui perché – ha aggiunto Lamorgese - con la mia presenza al momento della firma diamo atto di un impegno che è stato profuso per la firma di questo protocollo. Il Nue 112 serve a semplificare la vita dei cittadini – c'è anche una app per i sordomuti – e per consentire interventi immediati in caso di necessità. Le richieste su tutto il territorio nazionale – ha riferito il ministro dell'Interno - sono moltissime, e questo è segno di civiltà che dimostra come anche la tecnologia deve andare avanti e dobbiamo assecondare un processo di questo tipo se vogliamo essere al passo con i tempi». Il servizio sarà attivato all'interno della Cittadella regionale e a gestirlo sarà Azienda Zero: la Regione Calabria ha investito per l'attivazione del Nue 112 circa 13 milioni di euro.
Dopo la firma del protocollo per il Nue, la Lamorgese ha incontrato i rappresentanti della magistratura - tra cui il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri - e delle forze dell'ordine presiedendo il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. «Abbiamo fatto il punto della situazione sul territorio, si è parlato - ha spiegato la Lamorgese - della criminalità nel capoluogo, quali sono i punti critici, soprattutto l'egemonia di cosche della 'ndrangheta attive soprattutto nel settore delle estorsioni in danno di imprenditori, ma anche dell'usura. Ma – ha proseguito il ministro dell'Interno - si è parlato anche del fatto che le denunce sono poche: quello che è emerso è che dai dati delle richieste accesso al fondo per le estorsioni e l'usura sono numeri limitati che destano preoccupazioni perché è un fenomeno che resta sommerso». La Lamorgese ha anche annunciato l'arrivo di 33 nuove unità nella polizia di Catanzaro.