Ambiente carico dopo le polemiche nate in seguito all’immeritata sconfitta in Veneto, determinata anche da un arbitraggio molto contestato
Un'intera stagione in 90 minuti. Per il Cosenza è davvero l'ora X: la gara di ritorno dei playout contro il Vicenza per restare in serie B. La sconfitta dell'andata in Veneto ha lasciato tanta amarezza ma anche tanta rabbia nel Lupi, sconfitti per 1-0 solo al fotofinish dopo una bella prestazione, penalizzata per la verità anche dall'arbitraggio. Ora al "Marulla" si tenterà la rimonta, non sarà facile ma l'ambiente è carico anche per le ricadute polemiche che la gara di andata ha provocato, con quel video di un tifoso vicentino pieno di insulti per Cosenza e la Calabria che ha suscitato grande sdegno (il tifoso comunque è stato individuato ed è stato sottoposto al Daspo).
Mister Bisoli già dopo il primo match a Vicenza ha caricato i suoi ragazzi. «Non mi rimprovero assolutamente no. Ai calciatori non posso che dire bravi. Sono orgoglioso di allenare un gruppo così. Ci davano tutti per spacciati invece siamo qui a giocarci questa permanenza. Siamo ancora in gioco, con il destino che è nelle nostre mani. Io sono contento. E questi ragazzi li ringrazierò sempre per quello che mi stanno dando. Sono stati fenomenali. Ripeto, eravamo solo in 13 calciatori. Sono stati eroici, gli dico: continuate così, perché la vittoria arriverà». L’allenatore rossoblù hja rivolto poi un pensiero ai tifosi del Cosenza, che - ha detto - «sono stati splendidi. Ci hanno incitato dall’inizio alla fine. Siamo andati a ringraziarli e ci hanno dato la spinta per la partita di ritorno. Sono convinto che a Cosenza saranno 20 mila, il Marulla sarà una bolgia importante. E noi faremo la partita che dovremo fare, come con il Cittadella: da vincere, magari anche all’ultimo minuto. Sono convinto che la vinceremo, perché se c’è la giustizia la dobbiamo vincere».
Anche la società sui propri canali social fa sentire la propria voce: «Orgoglio, amarezza, coraggio… sono questi i sentimenti che proviamo dopo Vicenza. L’orgoglio per aver visto in campo una squadra che, nonostante le tante assenze, ha interpretato la gara con lo spirito che noi amiamo e per aver visto ancora una volta sugli spalti i nostri tanti tifosi, colorati, corretti e mai domi. L’amarezza per il risultato finale deciso da alcuni episodi che ci hanno lasciato perplessi. Poi c’è comunque il coraggio che deve animarci nei novanta minuti decisivi. Come sempre è accaduto il nostro futuro si scriverà al San Vito Gigi Marulla, il nostro stadio, la nostra casa. Saremo in 20.000 a tifare Cosenza, a supportare il mister e i calciatori per l’ultimo atto di una stagione che merita un finale colorato di rossoblù. Perciò mai come questa volta tutti al Marulla».