Una delegazione giallorossa, guidata dall'atleta Davide Candellaro, dal dirigente Nico Agricola e dal team manager Giuseppe Defina, ha fatto visita all'Istituto Tecnico Economico “Galileo Galilei” di Vibo Valentia. Un incontro formativo in cui i ragazzi del corso ad indirizzo sportivo hanno interagito con i rappresentanti della Tonno Callipo affrontando diverse tematiche. A partire dal significato del “fare squadra” fino ad arrivare al valore del sacrificio e dell’impegno come viatico per ogni conquista umana e professionale.
Introdotto dal professore Giorgio Lico, è stato Nico Agricola, responsabile del settore giovanile giallorosso, a prendere la parola: «La nostra società è da sempre vicina al mondo della scuola. È bello vedere che ci sono ragazzi interessati alla pratica sportiva. Noi siamo qui per promuovere la pallavolo ma è doveroso ricordarvi che qualsiasi sport è importante ai fin della vostra crescita. In un territorio come questo che offre molto poco ai giovani dovete essere abili a cogliere qualsiasi occasione di occupare il vostro tempo libero con attività utili e formative che possano tirare fuori abilità e talenti, allontanandovi da situazioni pericolose o dalla noia. Lo sport, inoltre, ha anche il merito di mettere insieme le persone, di creare aggregazione e confronto».
La testimonianza del giocatore Davide Candellaro, che vanta un’esperienza decennale nella massima serie della pallavolo italiana, è stata utile per far comprendere ai giovanissimi che la strada verso le soddisfazioni professionali è lunga e impegnativa. «Nessun traguardo – ha aggiunto Agricola – può essere raggiunto subito e senza sacrificio. Lo sport insegna proprio che i risultati migliori si ottengono con l’abnegazione e la dedizione. Dietro alle prestazioni tecniche di un grande campione ci sono ore di duro lavoro in palestra». Dal canto suo Candellaro ha risposto alle domande dei ragazzi che hanno cercato di esplorare tra le pagine già scritte della sua carriera: l’emozione di calcare il campo della Superlega per la prima volta, le difficoltà dei ripetuti infortuni, il rapporto con i compagni di squadra. A conclusione il preside del "Galilei" Genesio Modesti ha ringraziato la Tonno Callipo: «L’esperienza che ci è stata riportata può insegnare che anche a scuola bisogna ragionare come team e superare lo sterile individualismo».