“Vertenza Calabria”, parte il pressing su Roma

Rivendicata la certezza delle risorse finanziarie per infrastrutture come la Statale 106 e l’Alta Velocità ferroviaria, la Zes e la sanità

 

La realizzazione della Strada statale Jonica 106, lo sviluppo della Zes di Gioia Tauro, l'Alta Velocità ferroviaria, la semplificazione burocratica nella produzione di energia da fonti rinnovabili, lo sblocco delle assunzioni nella sanità. Su queste cinque priorità che rappresentano il fulcro della "Vertenza Calabria" aperta dal presidente della Regione Roberto Occhiuto con il Consiglio regionale e i sindacati parte il pressing sul governo nazionale affinché ponga in atto tutte quelle azioni che possano finalmente favorire lo sviluppo della nostra terra. 

La "Vertenza Calabria" è stata illustrata da Occhiuto in Consiglio regionale con un'informativa sull'incontro con i sindacati dello scorso 21 aprile a Roma. Al primo punto la statale 106: «Sono stato felice - ha sostenuto il presidente della Giunta - di aver trovato l'adesione dei sindacati sul tema gigantesco della Statale 106. Ho chiesto al governo di inserire nell'allegato Infrastrutture del Def una parte specifica sulla Statale 106, una parte che la qualifichi come un'opera strategica non solo per la Calabria ma per tutto il Mezzogiorno e per il Paese. Ora sto chiedendo che la Statale 106 possa essere finanziata con un'apposita norma di legge, come per l'alta velocità, che stabilisca anno per anno il finanziamento che lo Stato mette a disposizione per concludere l'opera». 

Occhiuto ha rilevato che «la Calabria ha un credito straordinario su tanti temi, infrastrutture, sanità, diritti. Con i sindacati abbiamo parlato della necessità di garantire tutte le risorse occorrenti per l'Alta Velocità ferroviaria: un mese dopo il mio insediamento ho scritto al presidente Draghi che nel Pnrr non c'era un'opera strategica per la Calabria. Insieme ai sindacati abbiamo chiesto di avere certezze per la dotazione finanziaria di questo opera».