“Poche persone al mondo hanno deciso di farsi gioco della nostra responsabilità verso tutte quelle entità economiche, etiche e progettuali, compreso lo Stato. Mi saranno sottratte ulteriori risorse che sarebbero state necessarie alla conduzione corretta di una piccola azienda come la mia, ma come tante altre. Qualcuno riesce a spiegarmi come sarà possibile proseguire così?”.
“Non basta essere bravi imprenditori – scrive – non basta essere buoni contribuenti e non basta più neanche avere buone idee. Oggi siamo in un economia di guerra e stiamo continuando a lavorare come se tutto fosse normale. Apriamo i nostri negozi, facciamo trattative con i fornitori, discutiamo e ascoltiamo i nostri clienti; insomma procediamo come se tutto fosse normale. Invece, già da novembre scorso, le prime sorprendenti fatture “energetiche” cariche di “speculazione” finanziaria emesse nella completa assenza di misure e contrappesi idonei a compensare almeno in parte questa “ingiustizia economica”. Ci sentiamo disarmati e smarriti, non abbiamo interlocutori e tantomeno soluzioni applicabili in autonomia”.
“Per 10 mesi – denuncia – abbiamo pagato il doppio dei costi energetici rispetto al 2021 e già era insostenibile, ora con la fattura dei consumi di luglio 2022 (€31.000,00 rispetto a €9.800,00 del 2021) le prospettive sono ulteriormente peggiorate. Cosa racconterò ai miei figli? Cosa dirò ai miei 36 collaboratori? Cosa prospetterò ai miei fornitori? C’è bisogno di un intervento sostanziale e immediato. Qui perderemo tutti -tutto”.