TORINO – Al momento non ci sono indagati ma sulla morte del diciottenne Orlando Merenda la Procura torinese ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio. Il ragazzo, originario di Soverato, si è tolto la vita domenica scorsa intorno alle 14.30, gettandosi sotto un treno tra le stazioni Lingotto e Moncalieri e gli inquirenti ipotizzano che dietro alla sua tragica fine possa essere legata alla sua omosessualità. Il giovane non ha lasciato alcun messaggio prima di morire, ma le tracce arrivano dalla pagina Instagram di Orlando. Tra i numerosi messaggi di cordoglio e dolore infatti spuntano anche gli insulti e frasi come “Morte ai gay”. Secondo quanto emerso, proprio sui social qualche giorno prima del suo gesto, Orlando aveva scritto: “Il problema delle menti chiuse è che hanno la bocca aperta”. Ed è proprio la pista dell’omofobia quella seguita dalla Procura. Alcuni amici del giovane hanno infatti ammesso che Orlando veniva spesso preso in giro perchè omosessuale. Sarebbe stato deriso, umiliato.
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