L'attacco del procuratore di Catanzaro alla riforma Cartabia: «Non c’è purtroppo una visione di insieme e di futuro»
«Questa non è cultura di diritto. Non è questo il modo di celebrare i processi, anzi questa è la non celebrazione dei processi – ha aggiunto Gratteri sempre in riferimento alla riforma Cartabia –. Ci siamo ridotti ad “accattoni”: se l’Europa non ci dà i soldi, non si va avanti. Intanto non si è pensato a un progetto complessivo che possa far andare avanti la pubblica amministrazione».
«Negli ultimi decenni – ha detto ancora Gratteri – c’è stato nel mondo occidentale, ma soprattutto in Italia, un forte abbassamento della morale e dell’etica che ha investito il mondo delle professioni, facilitando le mafie e portando ripercussioni nel lavoro. Le mafie, in particolare la ‘ndrangheta, in questa fase storica non hanno il problema di arricchirsi ma quello di giustificare la loro ricchezza. A Roma, Milano, Torino, Bologna e Modena da decenni è ben radicata. In queste città hanno comprato alberghi, ristoranti, pizzerie e latifondi. Ma, nonostante tutto, non sono ancora capaci di fare il riciclaggio sofisticato».