Le “incompiute” della Calabria: 80 milioni per 23 opere mai finite

L’incompiuta per eccellenza è la Sibari-Sila con 35 milioni e mezzo già spesi. Ad Acri 7 milioni per la caserma dei Carabinieri e piazza Beato Angelo

 COSENZA – Cronica mancanza di fondi, costi aumentati in modo sproporzionato, cause tecniche, sopravvenute nuove norme tecniche o disposizioni di legge, ma anche inchieste giudiziarie, fallimenti e persino il mancato interesse al completamento da parte della stazione appaltante, dell’ente aggiudicatore o di altro soggetto aggiudicatore. Sono queste le principali cause che portano alla definizione di «opera pubblica incompiuta» che in Italia sono poco più di 400 per una cifra spaventosa di oltre 2,5 miliardi di euro. Da poco è stato aggiornato e pubblicato l’aggiornamento dell’elenco-anagrafe delle incompiute di interesse nazionale, regionale e degli enti locali. L’aggiornamento dell’anagrafe delle opere incompiute, di competenza, rispettivamente, del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e delle Regioni e delle Provincie Autonome. I nuovi dati aggiornati evidenziano che, rispetto al 2019 c’è stata una lievissima contrazione del numero delle opere incompiute, ridotte da 418 a 410 (- 8 opere e pari a – 1,9% del totale), confermando una ripresa al completamento che già si era registrata negli anni precedenti.

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