La Cittadella regionale “abbandonata”, Csa-Cisal: «persino le sale conferenze nel degrado»

Il sindacato Csa-Cisal denuncia le condizioni indecorose della Cittadella regionale, tra ascensori guasti, bagni abbandonati e ore anche le poltroncine delle sale conferenze rovinate

CATANZARO – «Ascensori che non funzionano, bagni per disabili in stato vergognoso, tende a rullo degli open space inservibili ed un finestrone pericoloso». Queste le condizioni della Cittadella regionale segnalate dal sindacato autonomo Csa-Cisal che già nei giorni scorsi aveva segnalato diverse criticità nella Cittadella regionale di Germaneto. Ora anche le poltroncine delle stanze riservate alle conferenze e riunioni in pessimo stato. «Persone a cui resta attaccata sugli indumenti la pelle delle poltroneambienti poco curati e le porte tenute aperte con strumenti di fortuna». È il desolante quadro delle maggior parte delle “sale conferenze” al piano terra della Cittadella regionale.

«Facciamo il punto: la sala verde, la più ampia, ha 252 posti; la sala oro 75 posti, la sala blu 48 e altrettanti ne ha la sala turchese. Esclusa la sala verde, quella tenuta meglio, tutte le altre – spiega il sindacato – versano in condizioni indecorose. La stragrande maggioranza delle sedute è usurata e la pelle si appiccica ai vestiti dei malcapitati che vi siedono. Non essendoci un dispositivo “ordinario” per tenere aperte le porte quando serve, alle stesse viene applicato il “gretto” tacco di legno o addirittura, in alcuni casi, i dispenser di gel disinfettante fuori uso o i supporti porta bandiere. Come se si trattasse di un diroccato ufficio di quart’ordine».

 

«Si era pensato addirittura ad utilizzare delle catenelle, che sono state posizionate sulle pareti circostanti le porte ma poi hanno ceduto. Possibile non pensare ad adoperare delle calamite come un ufficio moderno? Questa carrellata di immagini – evidenzia il sindacato CSA-Cisal- dimostra come sia praticamente assente il riguardo per l’utenza esterna e per i lavoratori dell’Amministrazione regionale. La percezione è quella dell’indifferenza verso i beni comuni a causa di una manutenzione assente o comunque del tutto inadeguata e che si attiva solo in caso di serio guasto, cioè quando si è “costretti” a intervenire. Invece, proprio perché dei luoghi d’incontro, come le sale conferenze, sono lo specchio interno ed esterno dell’smministrazione bisognerebbe averne maggiore cura. Questi spazi ospitano tante persone (sia interne e sia esterne all’Ente), vi si organizzano meetingconferenzeincontri istituzionali e per i dipendenti regionali centinaia di corsi di formazionePossibile che si accetta di svolgerli in ambienti così dequalificanti? Possibile che tutto – precisa il sindacato – passi inosservato e nessuno di competenza si sia accorto di questo degrado? Nessuno, nonostante le numerose riunioni nelle sale conferenze, ha l’intenzione di assicurare un maggior decoro a questi spazi così frequentati? Invitiamo l’amministrazione regionale – conclude il sindacato CSA-Cisal – a intervenire al più presto e ripristinare un minimo di decoro alle sale conferenze. Lo meritano tutti».

 

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