Al centro il rilascio di falsi certificati medici finalizzati, tra l’altro, a giustificare la mancata partecipazione ad udienze da parte di imputati di reati gravi
LOCRI (RC) – Soldi o regali per rilasciare un certificato medico e giustificare l’assenza nei processi degli imputati. E’ una delle accuse con cui la Guardia di Finanza coordinata dalla Procura della Repubblica di Locri, ha eseguito 11 misure cautelari personali nei confronti di altrettanti soggetti. In carcere è finito Filippo Lascala, medico psichiatra, dirigente medico in servizio presso l’ospedale di Locri. Ai domiciliari, invece, Antonio Bombara, di 64 anni, primario del reparto di psichiatria mentre per altri tre soggetti, tra cui due avvocati, è stato disposto l’obbligo di firma. Tra le misure, cinque medici e un avvocato, sono stati interdetti dall’esercizio della professione per un anno.
Contestualmente sono scattate numerose perquisizioni personali e locali, anche presso l’ospedale di Locri. Nell’ambito del procedimento sono indagate complessivamente 90 persone – tra i quali medici, avvocati, tecnici di laboratorio e altri pubblici ufficiali – per i reati di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e falsità ideologica del pubblico ufficiale in atti pubblici, commessi a Locri e in altri comuni della provincia di Reggio Calabria nel periodo compreso tra il 2021 ed il 2022.