Conte in Calabria “lavoro, sanità e infrastrutture. Chi prende il reddito non è un parassita”

“La Calabria è una terra che ha bisogno di tanta attenzione. Dobbiamo creare opportunità di lavoro e c’è tanto da fare. Per questo occorrono misure ad hoc”

 REGGIO CALABRIA – Dopo Messina, l’ex Premier e leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte è arrivato in Calabria per il suo tour elettorale in vista del voto del 25 settembre. Conte, in particolare, accompagnato dagli esponenti grillini e parlamentari della regione, oltre che dall’ex procuratore della Dda di Reggio Federico Cafiero de Raho, candidando alla Camera, ha fatto visita ai Bronzi di Riace ed ha poi incontrato cittadini e sostenitori .

“La Calabria è una terra che ha bisogno di tanta attenzione come tutto il Sud del resto che va rilanciato. Qui serve di una particolare attenzione ed è una regione che va rilanciata, così come va rilanciato tutto il Mezzogiorno. Ci sono oltre 80 miliardi del Pnnr, ma oltre a questo servono tanti investimenti”  ha detto Conte fuori dal Museo Archeologico di Reggio Calabria. “Sapete quanto sono legato a questa terra e sono venuto varie volte. In Calabria bisogna investire anzitutto nella sanità, poi nelle infrastrutture e nei trasporti. Ma dobbiamo creare opportunità di lavoro e c’è tanto da fare. Per questo occorrono misure ad hoc come la decontribuzione e sgravi fiscali fino al 30% per chi assume al Sud. Dobbiamo creare opportunità di lavoro e per questo deve diventare una misura strutturale.

Sollecitato dai giornalisti Conte ha parlato anche del Reddito di Cittadinanzaè un sistema di protezione sociale che esiste in tutti i Paesi occidentali: noi l’abbiamo introdotto per ultimi e, soprattutto, si tratta di una misura rivolta a una platea ampia di persone che sono inidonee al lavoro, visto che solo un terzo dei percettori può lavorare. Sicuramente dobbiamo migliorare il sistema della politica attiva del lavoro ma devono intervenire anche Regioni e Comuni. Occorre potenziare i Centri per l’impiego ed i Comuni poter offrire progetti utili ai percettori che non sono parassiti e non sono persone che vivono di “metadone di stato” come sono aggrediti da tutte le forze politiche, da Renzi fino alla Meloni. Si tratta di persone che sono in difficoltà ed è un sistema civile quello che aiuta chi rimane indietro a rimettersi in carreggiata.