Il Consiglio dei ministri ha approvato la manovra economica. Ecco la nota diffusa da palazzo Chigi al termine della riunione di governo, con le misure. I provvedimenti, che verranno trasmessi al Parlamento e alle autorità europee, prendono come riferimento il quadro programmatico definito nell’integrazione alla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2022 e quantificano l’ammontare del valore delle misure contenute nella manovra di bilancio in 35 miliardi di euro.
La manovra si basa su un approccio prudente e realista che tiene conto della situazione economica, anche in relazione allo scenario internazionale, e allo stesso tempo sostenibile per la finanza pubblica, concentrando gran parte delle risorse disponibili sugli interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione.
Altre risorse sono stanziate per interventi di riduzione del cuneo fiscale e dell’Iva su alcuni prodotti, di aumento dell’assegno unico per le famiglie, per agevolazioni sulle assunzioni a tempo indeterminato per donne under 36 e per percettori di reddito di cittadinanza, per la proroga delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa per i giovani. In materia fiscale, si estende la flat tax fino a 85.000 euro per autonomi e partite Iva e si ampliano le misure per la detassazione ai premi dei dipendenti, oltre a intervenire con una ‘tregua fiscale’ per cittadini e imprese che in questi ultimi anni si sono trovati in difficoltà economica anche a causa delle conseguenze del Covid-19 e dell’impennata dei costi energetici.
Il testo della legge di Bilancio 2023, approvato nella notte tra il 21 e il 22 novembre, si appresta a iniziare l’iter parlamentare che dovrà portare all’approvazione definitiva entro la fine dell’anno.
Giorgia Meloni, intervenuta in conferenza stampa per presentare il testo della manovra, si è detta “molto soddisfatta” per il fatto che il governo abbia scritto e approvato una legge di Bilancio che “racconta una visione politica”.
Sono diversi gli aspetti toccati dalla legge di Bilancio 2023: dalla cancellazione del reddito di cittadinanza a partire dal 1° gennaio 2024 all’innalzamento delle pensioni minime, come pure il bonus busta paga confermato e innalzato per i redditi più bassi e le misure per il contrasto del caro bollette.
Ma non solo, le novità del provvedimento sono diverse e toccano diversi ambiti: da quello fiscale, con l’estensione del limite di reddito entro cui godere dei vantaggi del regime forfettario, a quello assistenziale, visto che con la legge di Bilancio 2023 viene anche aumentato l’importo dell’assegno unico nei primi anni di vita dei figli.
Manovra per cui il governo è riuscito a recuperare 35 miliardi di euro, di cui la maggior parte – 21 miliardi – vengono utilizzati per le misure in favore del contrasto al caro bollette, tra le quali ad esempio figura l’estensione del bonus sociale per le famiglie con un Isee inferiore a 15 mila euro.