Calabria alle urne, un’altra estate di fuoco

Dopo le Regionali del 2021 la politica nelle prossime settimane sarà alle prese con una nuova campagna elettorale per le Politiche del 25 settembre

Novità per il voto: rispetto al 2018 per la nostra regione ci saranno meno collegi e meno parlamentari, che scenderanno da 30 a 19

Seconda estate consecutiva “di passione” per la politica calabrese. Dopo la campagna per le Regionali dello scorso anno, i calabresi infatti si apprestano a vivere nelle prossime settimane la campagna per le elezioni politiche: l'appuntamento con le urne è fissato al 25 settembre. 

 

Si tratta di una tornata che registra molte e sostanziali novità rispetto alla precedente del 2018, a causa della riforma costituzionale che ha determinato un taglio secco dei collegi e quindi del numero di parlamentari da eleggere: in Calabria dalla prossima legislatura i parlamentari saranno 19, 11 in meno rispetto l 2018, e questo ovviamente condizionerà le scelte dei partiti, oltre ovviamente a ridurre le possibilità di elezione dei pretendenti. 

Novità anche nella composizione dei collegi in Calabria, anche questi ridotti rispetto al 2018 (all'epoca erano 8 collegi uninominali per la Camera e quattro per il Senato). Per quanto riguarda la Camera in Calabria saranno cinque collegi uninominali: il primo comprende la provincia di Crotone e la parte nord orientale della provincia di Cosenza. Il secondo Cosenza e la parte occidentale della provincia di Cosenza. Il terzo collegio comprende l’intera provincia di Catanzaro. Il quarto comprende la provincia di Vibo valentia la parte nord occidentale della Città Metropolitana di Reggio Calabria (in sostanza la Piana di Gioia Tauro). Infine il quinto collegio comprende Reggio Calabria e la restante parte della Città Metropolitana. Inoltre, per la Camera sono a disposizione poi otto seggi plurinominali, in un unico collegio regionale. Per il Senato la riforma costituzionale prevede per la Calabria due collegi uninominali: il primo comprende le province di Cosenza e Crotone, il secondo le province di Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria. Inoltre, per il Senato sono a disposizione quattro seggi plurinominali, in un unico collegio regionale.

In definitiva, una vera e propria “rivoluzione”, con la quale i partiti saranno costretti a fare i conti. Nel 2018 la “parte del leone” anche la fece il movimento 5 Stelle, ma il centrodestra riuscì a strappare comunque tre uninominali su 12. Tra i "papabili" candidati, almeno con i partiti principali, molti dei quali uscenti, gli osservatori politici annoverano per Forza Italia il senatore Giuseppe Mangialavori e il deputato Francesco Cannizzaro, per Fratelli d'Italia il deputato Wanda Ferro e l'assessore regionale Fausto Orsomarso, per la Lega il deputato Domenico Furgiuele, per il Pd il segretario regionale Nicola Irto, per il Movimento 5 Stelle i deputato Massimo Misiti, Anna Laura Orrico, Riccardo Tucci.